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Emirati Arabi Uniti: fulcro dell’export italiano nel Golfo Persico

Export UAE

Nel panorama dell’export italiano, gli Emirati Arabi Uniti (UAE) sono la prima destinazione tra i Paesi del Golfo Persico, consolidando una posizione di rilievo che trascende il contesto mediorientale per inserirsi con prepotenza nella scena globale del commercio internazionale. In altre parole, gli Emirati rappresentano ancora un porto sicuro per le merci e i servizi italiani, nonostante la crescita di altri mercati dell’area, Arabia Saudita in primis.

Emirati Arabi: un mercato in crescita

Oltre al primato nel Golfo Persico, gli Emirati Arabi si classificano secondi per destinazione dell’export italiano nell’intera area MENA (Medio Oriente e Nord Africa), posizionandosi dopo la Turchia e davanti all’Arabia Saudita, terza in classifica.

A livello globale, gli UAE occupano la diciottesima posizione tra i Paesi destinatari dell’export italiano, collocandosi in una fascia di importanza simile a nazioni di rilievo economico come il Giappone (15°), la Grecia (16°), la Corea del Sud (17°), il Canada (19°) e la Svezia (20°).

Considerando i primi 20 Paesi in classifica, gli UAE si distinguono per aver registrato uno dei maggiori tassi di crescita tra gennaio e ottobre 2022 e lo stesso periodo del 2023, con un incremento dell’8,6%.

Questo tasso, secondo solamente allo straordinario +22% della Cina, testimonia la vitalità e il dinamismo delle relazioni commerciali italo-emiratine, in un contesto globale caratterizzato da incertezze e sfide economiche.

Questa crescita sostenuta è il risultato diuna serie di fattori strategici e operativi che hanno favorito l’intensificarsi degli scambi commerciali.

Tra questi, la diversificazione dell’offerta italiana, che spazia dai tradizionali settori di forza come moda, design, e alimentare, a settori ad alta tecnologia e innovazione come chimica, meccatronica e energie rinnovabili, trovando negli UAE un mercato ricettivo e in espansione.

Dubai Hub globale: il ruolo dell’Emirato nei processi di import-export

Per capire meglio la grande forza degli Emirati Arabi Uniti, non possiamo non considerare la spinta propulsiva di Dubai.

L’ascesa di Dubai come hub globale del commercio e della finanza offre alle aziende italiane numerose opportunità di inserimento e crescita in mercati ad alto potenziale.

La posizione geografica, al crocevia tra Oriente e Occidente, e la loro infrastruttura di livello mondiale facilitano l’accesso non solo al mercato locale ma anche a quelli limitrofi, rendendo Dubai e Abu Dhabi punti di riferimento per chi vuole operare in tutta la regione mediorientale.

Dubai ha, inoltre, intrapreso significative politiche di diversificazione economica, riducendo la dipendenza dal petrolio e investendo in settori chiave come tecnologia, turismo, energie rinnovabili e servizi finanziari.

Questo contesto, che nasce da una visione chiara e ben delineata, ha aperto nuove vie per le imprese occidentali, che possono contribuire con la loro expertise e innovazione a questi processi di trasformazione.

Fattori di successo degli Emirati Arabi

Il successo degli UAE come primo Paese di destinazione dell’export italiano nel Golfo Persico può essere attribuito a diversi fattori chiave:

1. Diversificazione economica

Gli UAE hanno implementato con successo politiche volte a ridurre la dipendenza dal petrolio, investendo in settori come il turismo, le finanze, la tecnologia e le energie rinnovabili.

Questo ha aperto nuove opportunità per le imprese italiane in un’ampia gamma di settori.

2. Infrastrutture all’avanguardia

Gli UAE vantano infrastrutture tra le più avanzate al mondo, inclusi porti, aeroporti e zone franche, che facilitano l’import-export e l’accesso ai mercati regionali.

3. Posizione geografica

Situati al crocevia tra Oriente e Occidente, gli UAE offrono alle imprese italiane una piattaforma strategica per accedere ai mercati dell’Asia, dell’Africa e del Medio Oriente.

4. Ambiente business favorevole

Con politiche volte ad attrarre investimenti esteri, gli UAE offrono un ambiente di business favorevole, caratterizzato da stabilità politica, bassa fiscalità.

Gli Emirati Arabi e gli altri Paesi del Golfo

Come si è detto, gli Emirati Arabi rappresentano da sempre la destinazione preferita per gli occidentali e gli italiani che vogliono fare affari con la ricca area del Golfo.

Allo stesso tempo, gli Emirati, e nello specifico Abu Dhabi e Dubai, rappresentano importanti punti d’appoggio per affacciarsi su altri mercati della regione mediorientale, forti di una politica estera ben gestita e di discreti rapporti con i vicini.

Arabia Saudita

Sebbene l’Arabia Saudita sia un mercato di grande rilevanza per l’export italiano, grazie alle sue dimensioni e alla ricchezza derivante dal petrolio, gli UAE superano il Regno in termini di diversificazione economica e facilità di accesso per le imprese estere.

L’Arabia Saudita rimane un partner commerciale di grande importanza, con un mercato dinamico che si è appena aperto al mondo.

C’è un’evidente competizione fra gli Emirati e l’Arabia Saudita.

Forte di un peso demografico ed economico massiccio, Riad sogna di sostituire Dubai come hub di riferimento per il Medio Oriente e non vede di buon occhio le imprese che aprono le loro sedi negli Emirati per fare affari in territorio saudita.

Qatar

Il Qatar, con il suo imponente investimento in infrastrutture e l’organizzazione di eventi di portata mondiale come il FIFA World Cup 2022, offre opportunità specifiche per l’export italiano, specialmente nei settori dell’ingegneria e del lusso.

Tuttavia, gli UAE mantengono un vantaggio competitivo grazie alla maggiore diversità dei settori di interesse e a un ambiente di business più maturato e accessibile.

Va sottolineato che i rapporti fra UAE e Qatar non sono dei migliori: la normalizzazione dei rapporti è arrivata nel 2021 e solo nel 2023 si sono riaperte l’ambasciata di Doha, l’ambasciata di Abu Dabi e il Consolato di Dubai.

Nonostante la ripresa delle rappresentanze diplomatiche, rimane una certa diffidenza di fondo fra i due Paesi e una notevole instabilità nei rapporti.

Tali rapporti, infatti, potrebbero deteriorarsi a seguito degli eventi che infiammano la Palestina, su cui i due Paesi tengono linee molto diverse.

Kuwait, Bahrain e Oman

Questi Paesi rappresentano mercati più piccoli rispetto agli UAE, ma con potenzialità di crescita in settori specifici come l’agroalimentare, la sanità e l’educazione.

La loro economia, però, è meno diversificata e i volumi di scambio commerciale con l’Italia rimangono inferiori rispetto a quelli registrati con gli UAE.

Gli Emirati Arabi e l’export italiano

L’analisi dell’export italiano verso gli Emirati Arabi Uniti evidenzia il ruolo cruciale che questi ultimi svolgono non solo come principale destinazione nell’ambito dei Paesi del Golfo Persico ma anche come attore strategico nel più ampio contesto commerciale globale.

La posizione di preminenza degli UAE riflette una serie di fattori unici, tra cui la loro ambiziosa agenda di diversificazione economica, infrastrutture di livello mondiale, e un ambiente di business accogliente e orientato all’innovazione.

Il confronto con altri Paesi del Golfo ha ulteriormente sottolineato le ragioni della predominanza degli UAE, mettendo in luce le diverse opportunità che ciascuno di questi mercati offre, pur riconoscendo il mix distintivo di fattori che rende gli UAE particolarmente attraenti per le esportazioni italiane.

Questa analisi ha mostrato come, nonostante l’importanza di mercati come l’Arabia Saudita, il Qatar, il Kuwait e l’Oman, gli UAE mantengano una posizione unica grazie alla loro capacità di fungere da hub globale per il commercio e l’innovazione.

FenImprese Dubai: supporto per le imprese italiane

Tuttavia, per capitalizzare appieno queste opportunità, le aziende italiane dovranno continuare a investire in innovazione, sostenibilità e adattamento culturale, elementi chiave per rispondere alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione come quello emiratino.

La collaborazione tra istituzioni, associazioni di categoria e imprese sarà fondamentale per sostenere e promuovere ulteriormente l’export italiano in questa regione strategica, affrontando congiuntamente le sfide e cogliendo le numerose opportunità che gli UAE possono offrire.

La sinergia tra l’eccellenza italiana e l’innovativo ambiente di business emiratino promette di essere una formula vincente per il futuro, capace di generare crescita, innovazione e sviluppo reciproco nel panorama commerciale globale.

FenImprese Dubai, la prima Associazione di Categoria italiana che raccoglie oltre 23.000 imprese in tutto il territorio del Bel Paese, ha voluto aprire una sede a Dubai.

Ed ecco che, ogni imprenditore italiano, interessato ad Espandere il Business negli Emirati Arabi, può trovare tutta la migliore assistenza nel Team di FenImprese, composto da Avvocati, Commercialisti, Fiscalisti internazionali e Professionisti Esperti di internazionalizzazione d’impresa.

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Alberto Bertini

Senior Export Manager

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